Nel 2022 n Italia il numero di utenti attivi nel sistema di Open Banking è stimato da Banca d’Italia a circa 1 milione. Secondo i dati dell’ultimo Market Outlook di CRIF, l’adozione di conti digitali in Italia continua a crescere anche nel primo semestre 2023. Il numero di utenti che connettono almeno un conto corrente aumenta del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e il tasso di successo da parte dei consumatori digitali segna un +6,2%.
Le  proiezioni vedono raggiungere 10 milioni di utenti entro il 2025.

L’analisi di CRIF evidenzia, inoltre, un marcato spostamento della distribuzione anagrafica degli utenti dalle fasce di età più giovani verso classi più anziane.

Utenti New to Credit e Active to Credit

Un 6% della popolazione che utilizza l’Open Banking si è spostato infatti dalla Generazione Z alle generazioni successive, a testimonianza dell’evoluzione culturale che vede anche Boomers e Generazione X avere sempre più confidenza con i servizi finanziari digitali.
Rimangono però le generazioni più giovani quelle che trainano la diffusione dell’Open Banking, sia in termini di tasso di consenso sia di successo.

Infatti, i ‘New to Credit’, tipicamente più giovani, fanno registrare un tasso di consenso maggiore del 20% rispetto agli ‘Active to Credit’. Inoltre, sono i più giovani a far registrare un maggiore incremento del tasso di consenso anno su anno.

Transazioni: calano per spese quotidiane a favore di shopping e bollette

Per quanto riguarda la distribuzione delle transazioni di Open banking, quelle effettuate per cibo e spese giornaliere sono le più frequenti, anche se, complessivamente, cala leggermente la loro incidenza sul totale a favore di Shopping, Hobby e tempo libero, Tasse e bollette.
Emergono inoltre sostanziali differenze tra i clienti titolari di mutuo a tasso fisso e mutuo a tasso variabile.

Infatti, i titolari di mutuo a tasso variabile, che sono stati maggiormente impattati dall’aumento dei tassi di interesse, hanno fatto registrare una disponibilità media prossima allo zero, a differenza dei titolari di mutuo a tasso fisso.

L’evoluzione del panorama normativo in UE

Per l’Open Banking una svolta significativa è data dall’evoluzione del panorama normativo.
La Commissione Europea ha presentato un pacchetto di nuove misure, collettivamente note come Payments Package, che comprendono una proposta di direttiva c.d. PSD3 che aggiorna in parte l’attuale PSD2, una proposta di regolamento (PSR) che disciplina i servizi di pagamento, in senso ampio, includendo una sezione dedicata ad Open Banking, e una proposta di regolamento (FIDA) per istituire un framework per accesso a dati finanziari (non solo bancari/transazionali) c.d. Open Finance, con ruoli, regole e schemi per il data sharing.