Gli Stati Uniti mantengono anche nel 2023 il primato mondiale nei consumi assoluti di vino, superando i 30 milioni di ettolitri, sebbene con una lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti. Il Paese conferma anche la sua posizione di primo importatore al mondo, con un valore di acquisti di vino dall’estero che supera i 6 miliardi di euro, nonostante una riduzione dell’11% rispetto all’anno precedente. Questa è la fotografia delineata dal Report di Nomisma Wine Monitor, l’Osservatorio dedicato al mercato del vino, che si concentra sul Nord America, analizzando le performance del vino italiano negli Stati Uniti e in Canada.

Francia primo partner commerciale degli States

La Francia rimane il principale partner commerciale degli Stati Uniti, con oltre il 37% della quota di mercato, seguita dall’Italia, che, nel 2023, vede una diminuzione delle esportazioni al di sotto dei 2 miliardi di euro (-11,4% rispetto al 2022), mantenendo comunque una quota di mercato superiore al 30%.

Tutti i primi 5 Paesi partner commerciali degli USA registrano una diminuzione del valore delle esportazioni, ma Francia e Italia consolidano le prime due posizioni in termini di quote di mercato. Le importazioni di vino imbottigliato negli USA diminuiscono sia a valore che a volume, con Francia e Italia che si spartiscono quasi equamente i due terzi della quota di mercato.

Lo bollicine italiane piacciono sempre

La categoria “Sparkling” registra contrazioni sia a volume che a valore, ma l’Italia si posiziona come il meno penalizzato tra i top 5 partner degli Stati Uniti, consolidando il secondo posto con il 36,4% della quota di mercato, dietro alla Francia. In Canada, il segmento “Sparkling” non riesce a confermare gli incrementi registrati nel 2022, con riduzioni nelle importazioni sia a valore che a volume.

Nel 2023, le importazioni di Grandi Formati negli USA mantengono il loro valore (+2,4%), e lo stesso accade in Canada con un aumento del 8,2% nell’import a volume di vino in contenitori da 2 a 10 litri.
Per quanto riguarda il vino sfuso, negli USA si registrano forti cali sia a valore che a volume, con l’Italia che migliora leggermente raggiungendo una quota di mercato del 6%. In Canada, le importazioni di vino sfuso diminuiscono a valore, ma rimangono stabili nei volumi, con l’Italia che perde terreno.

Il Prosecco campione di esportazioni

Le esportazioni di vini DOP italiani negli USA subiscono una flessione del 4,8% a valore e del 10% a volume nel 2023. Nonostante ciò, il Prosecco rimane il primo vino italiano esportato. Le esportazioni dei vini DOP in Canada registrano una contrazione sia a valore che a volume, con una notevole riduzione dei rossi Veneti. I rossi DOP della Toscana rimangono i più venduti in Canada, seguiti dal Prosecco.