Se prima della pandemia la quota di italiani che effettuava i propri acquisti online era appena del 20% oggi quasi la metà degli italiani, precisamente il 46%, dichiara di effettuare oltre il 60% dei propri acquisti online. Una percentuale che mostra quindi come sia più che raddoppiato il numero delle persone che oggi preferisce l’e-commerce rispetto alle tradizionali attività di acquisto. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Skebby.it, piattaforma che offre servizi professionali di mobile marketing & service, e svolto in collaborazione con Pollfish. 

In Italia l’incremento è maggiore rispetto agli paesi europei: +130%

L’indagine è stata effettuata nel mese di maggio 2022 su un campione di 3.004 persone residenti in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. I dati dell’indagine rivelano come il boom dell’e-commerce abbia riguardato tutti i principali paesi europei, con valori e trend di crescita non troppo dissimili tra loro. Il nostro paese è però quello dove l’effettivo incremento di acquisti online è stato maggiore rispetto agli altri, con una crescita del +130%.

Nel Regno Unito l’e-commerce cresce meno

La Germania, ad esempio, prima della pandemia si attestava con una quota del 22% di persone che effettuavano la maggior parte dei loro acquisti online, mentre oggi il dato è pari al 45%. La Spagna invece è passata dal 25% al 47%, e il Regno Unito, che dei paesi oggetto dell’indagine è quello dove la propensione verso l’e-commerce è tradizionalmente più forte, è passato dal 27% al 53%. Il raddoppio della percentuale si è verificato poi anche in Francia, il paese dove l’e-commerce nel 2020 veniva utilizzato da appena il 19% dei consumatori per arrivare oggi al 38%.

Le aziende usano soprattutto gli sms per comunicare con i clienti

“La pandemia ha indiscutibilmente contribuito alla crescita dell’e-commerce e il nostro sondaggio ne mostra l’effettiva portata sia in Italia sia negli altri paesi del nostro continente – ha affermato Domitilla Cortelletti, Marketing Manager di Skebby.it -. Parallelamente al deciso incremento alle vendite online, si è assistito anche a un sensibile aumento dell’uso di strumenti per comunicare con i clienti nelle varie fasi dell’acquisto, dalla conferma dell’ordine a quella di spedizione e di consegna della merce – ha aggiunto Cortelletti -. Tra questi spiccano su tutti gli sms, che grazie agli elevati tassi di lettura e alla quasi assenza di spam, sono spesso preferiti alle e-mail da parte delle aziende che si occupano di commercio elettronico”.