Vacanze meno stanziali e con qualche euro in più a budget. Ecco, in sintesi, il profilo del vacanziero italiano 2019 secondo l’Osservatorio mensile Findomestic realizzato con Doxa. In particolare, evidenzia il report, aumenta leggermente  il numero di quanti faranno un viaggio in un Paese Ue, l’80% non prevede di fare più di due settimane lontano da casa e il 63% non spenderà più di 1.000 euro a persona.

Piacciono le città e i viaggi itineranti

Sono in aumento gli italiani che decidono  di trascorrere le vacanze fuori dai confini nazionali soprattutto in un Paese europeo, così come scelgono meno le località di mare a beneficio di città d’arte e viaggi itineranti. Si scopre anche che per questa estate il 65% degli intervistati ha programmato una vacanza, mentre il 15% dovrà rinunciare soprattutto per problemi economici (53%). L’80% di coloro che partiranno non si concederà più di due settimane di ferie. Ancora, il report mette in luce che negli ultimi tre anni è diminuito progressivamente il numero di italiani che scelgono di trascorrere le ferie entro i confini nazionali: erano il 58% nel 2017 e quest’anno sono il 50%. Un fenomeno a vantaggio dei Paesi Ue apprezzati ormai da quasi un quarto degli italiani (23%). Le vacanze dei nostro connazionali, poi, sono sempre meno stanziali: il mare pur rimanendo la meta preferita, vede calare le preferenze dal 65% dell’anno scorso al 59%. Parallelamente chi sceglie un viaggio itinerante aumenta dal 10% del 2017 al 14% di quest’anno, mentre le città d’arte sfiorano il 10% dei consensi. Il 16% del campione, esattamente come l’anno scorso, non sa ancora dove andrà.

Mille euro la spesa media

La sensazione prevalente degli intervistati è che si spenderà tanto quanto l’anno precedente (53%). E se il 14% è convinto di abbassare la propria soglia di spesa (nel 2018 quanti pensavano di spendere meno erano il 19%), più di un quarto dei vacanzieri italiani (26,5%) prevede, invece, di spendere più dell’anno passato. Tra questi, quasi il 70% si dichiara pronto a spendere dal 10% (24,4% delle risposte) al 30%  (45,3% dei rispondenti) in più rispetto al 2018. Il 16,4% è disposto ad alzare il budget fino al 50%. C’è, infine, un 9% del campione che mette in preventivo per le vacanze un esborso tra il 70% e il 100% superiore a quello dell’anno scorso. La maggioranza (63%) di chi si concederà una vacanza mette a budget una spesa non superiore ai 1.000 euro a persona e la metà non vorrebbe andare oltre i 500 euro (33%). Il 17,3% spenderà, invece, fino a 1.500 euro, mentre solo il 13,6% si spingerà oltre la soglia dei 2.000 euro. La rateizzazione del costo di una vacanza rimane una pratica poco diffusa: solo il 4,1% degli italiani ha già acquistato a rate una vacanza e il 2,4% ha intenzione di farlo in futuro, dato in linea con quanto rilevato a partire dal 2014.

Prenotazioni online in ascesa

Quello di prenotare le vacanze online è un trend in costante ascesa. Sette italiani su dieci scelgono Internet per prenotare: il 42% lo fa attraverso siti dedicati, una buona parte attraverso il sito della struttura ricettiva (dal 13% del 2018 al 17% di quest’anno) mentre registrano un calo le agenzie di viaggio online (dal 13 al 10% di quest’anno).  Sempre in merito alle prenotazioni, gli italiani dimostrano di apprezzare gli sconti (il 38% cerca gli sconti per prenotazioni anticipate e il 23% per quelle last minute) e i servizi extra inclusi nel prezzo (30,6%).