Le care, vecchie abitudini messe tutte in discussione dalla pandemia quanto ci mancano? Tanto, ani tantissimo. A confermarlo è il sondaggio “La routine degli Italiani al tempo della pandemia” condotta da Bva-Doxa per l’Agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR). obiettivo dell’indagine, oltre a esaminare il sentiment dei nostri connazionali, è quello di stimolare una riflessione sull’importanza delle certezze della routine quotidiana, proprio come l’istruzione per i bambini, sostenendo dall’altro lato una campagna per raccogliere fondi per ricostruire 4.000 scuole nel Sahel a favore di 700mila bambini rifugiati.

L’85% fa fatica ad adattarsi alla nuova vita

Il 75% degli intervistati, rivela il sondaggio, vorrebbe tornare alla vita di prima e più di 8 su 10 (85%) ha trovato difficile adattarsi alle limitazioni imposte dalla pandemia. Un dato che non ci lascia del tutto sorpresi, visto il particolare momento storico che stiamo vivendo, ma che assume un significato diverso se confrontato con la visione che gli Italiani avevano della routine qualche anno fa: nel 2013, il 35% dei nostri connazionali (quasi 18 milioni di Italiani) dichiarava che avrebbe immediatamente cambiato vita se solo avesse potuto. Se prima della pandemia la routine era considerata in qualche modo noiosa e scontata, oggi invece viene fortemente rivalutata e desiderata.

Come ci sentiamo? Oscilliamo tra paura e speranza

Il 49% degli intervistati si sente preoccupato per il futuro che si presenta incerto, mentre il 40% si pone tutto sommato sereno e fiducioso verso tempi migliori che di sicuro arriveranno; infine l’11% si dichiara fortunato per avere delle certezze e una stabilità. Del resto, il 25% degli Italiani sostiene che in questa fase difficile della nostra storia ha scoperto nuovi aspetti importanti della propria personalità; il 15% è riuscito anche ad adattarsi facilmente e a sfruttare questo momento per una crescita personale. Per quanto riguarda gli aspetti della vita che ci mancano di più rispetto a prima, non sorprende che siano i ritrovi in famiglia e con gli amici, siete ai viaggi e agli abbracci.  

Non sarà come prima, anche nelle piccole cose

Anche se esiste una larga fetta di popolazione che resta positiva, il giudizio sul “poi” è quasi unanime: circa 9 italiani su 10 (88%) pensano che, una volta finita l’emergenza , la routine cambierà completamente. Oltre la metà degli intervistati (53%) afferma che, dopo questa esperienza, apprezzerà di più le certezze e le piccole cose della vita, senza dare più nulla per scontato; il 21% dichiara anche che cercherà di ridurre al massimo gli sprechi. Infine, il 20% sostiene che non si farà più prendere dalla frenesia del lavoro e degli impegni quotidiani e che dedicherà più tempo agli affetti e alle cose veramente importanti, mentre il 6% afferma che dedicherà più tempo anche alle persone più vulnerabili.