Il Made in Italy vola sulle tavole delle feste di tutto il mondo. L’export dei prodotti tipici del nostro comparto agroalimentare hanno segnato un vero e proprio record. In tutto il mondo l’export italiano di vini, spumanti, panettoni, formaggi, salumi, ma anche caviale nostrano, nel periodo di Natale e Capodanno 2019 ha raggiunto infatti complessivamente i 3,5 miliardi di euro. Un aumento del 7% rispetto alle festività del 2018. Tra i grandi protagonisti del cibo Made in Italy sulle tavole delle feste straniere si conferma lo spumante, che grazie a un aumento in valore del 4% fa segnare un nuovo record, in linea con la crescita dell’intero settore vitivinicolo, anch’esso in aumento del 4%.

Tutti pazzi per panettoni, tortellini, formaggi e cotechini

Non solo spumante, ma anche dolci, salumi, e pasta ripiena. Da quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, sulla base delle proiezioni relative al mese di dicembre 2019 effettuate sui dati Istat del commercio estero, a essere richiesti all’estero sono infatti anche i nostri dolci nazionali, come i panettoni e gli altri prodotti della pasticceria tipica delle feste, complessivamente in aumento dell’11% in valore. Sempre più gettonata poi anche la pasta farcita tradizionale del periodo invernale, come i tortellini e i cappelletti, che hanno segnato una crescita del +8%. Ma è in salita anche la domanda dei formaggi italiani, che hanno fatto registrare un aumento in valore delle esportazioni pari al 12%, così come quella di prosciutti, cotechini e altri salumi, cresciuti del +3%.

Boom per il caviale italiano, all’estero +18%

La vera sorpresa però è il successo del caviale Made in Italy, che a dicembre 2019 ha fatto segnare una crescita boom sui mercati internazionali, con un +18% nelle esportazioni, riporta Askanews.

“Il record fatto segnare sulle tavole delle feste è significativo delle grandi potenzialità che ha l’agroalimentare italiano, che traina la ripresa dell’intero Made in Italy, peraltro in una situazione resa difficile a causa delle tensioni internazionali, ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.

Tutelarsi dai prodotti taroccati della “agropirateria”

Ma secondo il presidente della Coldiretti “l’andamento sui mercati internazionali potrebbe ulteriormente migliorare da una più efficace tutela nei confronti della agropirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati – sottolinea Ettore Prandini – che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale”.