I buoni propositi sono un ottimo viatico per raggiungere i propri obiettivi. E se anno nuovo è sinonimo di buoni propositi per qualcuno l’obiettivo potrebbe essere quello di conquistare una buona posizione in ambito lavorativo. Ma routine, sovraccarico e stress a volte ne ostacolano il conseguimento. Ecco quindi venire in aiuto i consigli della master coach. Perché, come scriveva Seneca nella lettera a Lucilio, “è necessario perseverare e aumentare la forza d’animo con assiduo impegno, fino al momento in cui il buon pensiero diventi buona volontà”.

Esempi di buona volontà: da Jonathan Swift alla scienza

Trasformare i buoni propositi in buona volontà è un consiglio che dall’antichità è stato tramandato fino a oggi, influenzando anche alcuni dei più autorevoli personaggi della contemporaneità: da Jonathan Swift, autore dei Viaggi di Gulliver, che nel 1699 compilò un elenco di buoni propositi, al visionario imprenditore Richard Branson, che nel 1972 stilò una lista di 8 consigli che lo portarono al successo. La volontà di rinnovamento è avvalorata anche dalla scienza, come dimostra il professore di Psicologia dell’Università del Texas, Cedric Wood, che suggerisce di essere determinati e precisi perché una spinta proveniente da una scarsa convinzione tende a esaurirsi in breve tempo.

Lasciarsi guidare da un’emozione pura e genuina

La regola fondamentale per perseguire i propri obiettivi, riporta Adnkronos, consiste nel non lasciarsi guidare da un impulso razionale, ma da un’emozione pura e genuina. “Ogni proposito è importante per agire a livello mentale e motivazionale, a patto che sia gratificante e non legato al senso del dovere”, spiega Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia, che ha affiancato imprenditori e professionisti nel raggiungimento dei propri obiettivi.

Un po’ come quando ai tempi della scuola si affrontava lo studio in maniera passiva mentre, carichi di energia, si andava a giocare con i propri compagni. “La stessa situazione si presenta in ambito lavorativo – prosegue Osnaghi – quando si tende più volte a rimandare un incarico ritenuto troppo pesante e all’apparenza impossibile”.

“Le relazioni personali sono determinanti per la riuscita dei propri obiettivi”

“Le relazioni personali – aggiunge Osnaghi – rappresentano un fattore determinante per la riuscita dei propri obiettivi, ma tutto dipende dalla dinamica che si è instaurata. Molto spesso nei rapporti con i colleghi, amici e familiari, si tendono ad assumere atteggiamenti negativi, che finiscono per diventare un copione comportamentale. Bisogna saper parlare, ascoltare e domandare, cercando di far incontrare i punti di vista reciproci”.

Per questo motivo, tra i buoni propositi che i professionisti e imprenditori solitamente si pongono, rientrano quelli di “comunicare meglio e gestire riunioni efficaci, motivare e far crescere il gruppo”, sottolinea la master coach. Magari allentando la morsa della preoccupazione e risolvendo le sensazioni interiori negative generate dalla vita quotidiana.