Il 2021 sarà migliore del 2020? E il livello di felicità sarà più alto o più basso dell’anno passato? A queste domande ha risposto il consueto sondaggio di fine anno condotto fin dal 1979 dagli istituti di ricerca appartenenti al network Gallup International, di cui BVA Doxa è parte ed è responsabile della raccolta dati nel nostro Paese. Realizzato in più di 40 paesi del mondo e basato su oltre 38.000 interviste, il sondaggio rivela che nonostante la popolazione mondiale condivida un generale ottimismo per l’anno appena cominciato, questo ottimismo non riguarda la situazione economica. Più della metà della popolazione mondiale però, a sorpresa, si considera felice.

Il 43% della popolazione è ottimista

Più in particolare, dalla ricerca emerge che solo il 24% della popolazione mondiale ritiene che il prossimo anno sarà peggiore di quello passato, mentre gli ottimisti, coloro che credono che il prossimo anno sarà migliore di quello passato, sono il 43% della popolazione. Per il 26% del campione invece il 2021 sarà uguale al 2020.

Il 46% si aspetta un anno economicamente difficile

Diversi sono i dati che riguardano le prospettive economiche: la dura crisi mondiale causata dal coronavirus ha fatto sì che coloro che si aspettano un anno economicamente difficile rappresentino il 46% della popolazione. Rimane comunque un quarto della popolazione (25%) che crede in una imminente prosperità economica, e un altro 24% pensa che a livello economico il 2021 sarà uguale all’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle.

Le aspettative in Europa e in Italia

Se si guarda all’Europa, i dati sono in linea con quelli condivisi a livello mondiale, e il 57% non si dice ottimista riguardo alla situazione economica futura. E l’Italia? Anche se la maggior parte degli italiani in generale (51%) non è ottimista riguardo al prossimo anno, il 28% si limita ad affermare che il 2021 sarà simile all’anno passato, e il 21% pensa lo stesso per quanto riguarda la situazione economica. Nonostante questo, il 17% della popolazione in Europa ritiene che il 2021 sarà caratterizzato da una prosperità economica.

La felicità non ne risente

Nonostante il pessimismo economico, da riferire ovviamente alla crisi globale causata nel 2020 dalla pandemia da coronavirus, un altro dato, quello sulla felicità, sembra bilanciare le opinioni. Più della metà della popolazione mondiale infatti si considera felice (54%), e solo il 14% si ritiene infelice. Anche la popolazione europea condivide la stessa posizione, con il 49% che afferma di ritenersi felice e solo il 13% infelice. In Italia, la quota degli “infelici” scende ancora di più rispetto alla popolazione mondiale ed europea, arrivando al 7%, con il 40% di coloro che si considerano felici.