La Lombardia si conferma la Regione “campionessa” delle costruzioni. Sono infatti ben 134 mila le imprese attive sul territorio regionale su un totale italiano di 775 mila. Gli addetti sono 278 mila, che raggiungono quota un milione e 431 mila in Italia. Con 93 mila imprese nei lavori specializzati, la Lombardia arriva a pesare un quinto di tutta Italia: ecco alcuni dei dati frutto di un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2016 e 2017. Milano concentra 40 mila imprese, Bergamo 18 mila e Brescia quasi 17 mila. Ma i numeri sono di tutto rispetto anche nelle città più piccole: circa 12 mila le imprese sia a Monza che a Varese e intorno alle 8 mila a Como e a Pavia.

Un business che cresce del 6,2%

La Lombardia vale in tre mesi nel settore delle costruzioni 388 milioni di scambi verso il mondo (138 milioni l’import e 250 milioni l’export) nei primi tre mesi del 2017: in crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un business che pesa il 35% degli scambi italiani, valutabili nei primi tre mesi a oltre un miliardo. In crescita del 12% gli scambi milanesi che raggiungono i 157 milioni. Seguono Brescia con 62 milioni (+3%) e Bergamo con 40 milioni. Milano, Monza e Lidi insieme totalizzano 55 mila imprese del settore costruzioni, circa 200 milioni di import-export in tre mesi con il mondo.

Ance, meno burocrazia, più alleanze per le imprese di Milano, Lodi, Monza Brianza

In contemporanea con la diffusione di questi dati, si è svolta anche l’assemblea generale di Assimpredil Ance, l’associazione che raggruppa le imprese di costruzione delle province di Milano, Lodi, Monza, Brianza. Le linee guida per lo sviluppo sono state tracciate: meno burocrazia, incentivi fiscali stabilizzati, una revisione delle strategie del sistema bancario per migliorare l’accesso al credito, attenzione alle norme sulla sicurezza in cantiere. Sono questi i punti cardine per  una “alleanza” tra imprese e istituzioni per un “nuovo modello di sviluppo” che parte proprio da Milano. “C’è ottimismo a Milano e l’obiettivo è di farne un laboratorio dove gli attori sono lavoratori, imprese e istituzioni” ha dichiarato il presidente della associazione, Marco Dettori.

Possibili 15 milioni di metri quadrati da rigenerare

In base ai dati di Scenari Immobiliari, nei prossimi 10 anni a Milano e Provincia potrebbero esserci più di 15 milioni di metri quadrati da rigenerare, con un valore di investimento di circa 20 miliardi. “Auspichiamo una rapida revisione delle strategie del nostro sistema bancario che dovrebbe sostenere tanto le grandi trasformazioni, quanto l’insieme dei piccoli e medi investimenti di ricucitura urbana a chi guarda il nostro tessuto produttivo” ha spiegato Dettori. Che ha anche posto l’attenzione sugli appalti per le grandi opere “che negli ultimi anni sono rimaste appannaggio di pochi grandi appaltatori”, a discapito delle piccole medie imprese del milanese.